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Storia e classici della cucina napoletana

Alla domanda "Qual è il piatto più famoso della tradizione napoletana?" tutt'Italia risponderà, unita: la pizza! Facendo seguire poi la sfogliatella, il babà, magari il casatiello.

Pochi conoscono o hanno approfondito la cucina napoletana andando oltre quegli ingombranti "must taste", gli irrinunciabili di ogni menù tradizionale che si rispetti.

Alle radici di una storia antica

La parola chiave è proprio "tradizione": questo sito nasce per raccontare un affascinante passato, ricco di strati, di incontri, di felici incidenti, che nella loro convergenza hanno creato un insieme di ricette e pratiche che hanno pochi equivalenti non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Sarete sorpresi, per esempio, di scoprire che alcuni classici della cucina napoletana sono antichissimi, e risalgono addirittura alla Roma imperiale: succede nel caso della peperonata, della fresella condita (simile alla panzanella capitolina), della colatura di alici, della stessa pizza!

Ebbene sì, con buona pace degli eredi della pizzeria Brandi, che vanta l'invenzione della pizza in onore della Regina Margherita di Savoia, la pizza non è che l'antica "pinsa", il pasto povero dei legionari romani.

Un incontro di culture, e non solo!

Altri piatti sono relativamente più recenti, e frutto di altre dominazioni: dai francesi i napoletani hanno imparato come fare il gattò di patate, il crocché, le "centraglie" (tutte parole d'Oltralpe, con l'ultima derivata da "les entrailles": le interiora).

Se continuerete a seguirci scoprirete non solo quali altre culture hanno contribuito alla nascita della cucina partenopea, ma anche come mai gli avanzi dei pasti del giorno prima siano stati elevati a ingrediente nobile, andando a creare alcuni caposaldi come la lasagna o il tortano.